08/11/2017

Il valore del formatore "dalla normativa alla tecnologia"

Riassumiamo i punti toccati durante il Convegno AiFOS di Trento del 24 ottobre.

Il 24 ottobre scorso HELPS è stata inviatata a partecipare al Convegno AiFOS (Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro) sul tema “Il valore del formatore dalla normativa alla tecnologia”.

Per coloro che non hanno potuto partecipare all’evento formativo, ma che sono comunque interessati al tema della “qualità” della formazione, riportiamo un riassunto dei lavori presentati.

Stefania Marconi (Direttrice provinciale dell’Inail di Trento): dopo un primo accenno ai dati infortunistici ed una loro lettura in riferimento alle modifiche anche del mercato del lavoro; ha ampliato il discorso sulle tipologie degli infortuni e sulle loro ricadute a livello aziendale, evidenziando come siano sempre più un costo per la società.

Rocco Vitale (Presidente AiFOS): con degli accenni sulla storia dell’etica della formazione e del lavoro, ha approfondito il tema dell’etica professionale nell’esercizio dei professionisti in materia di sicurezza sul lavoro ed in particolare del docente; questa riflessione ha portato alla dicotomia LAVORO ETICO - FORMAZIONE ETICA.

Lorenzo Fantini (Direttore Quaderni della Sicurezza AiFOS): attraverso l’analisi di alcune sentenze, ha portato l’attenzione sulla figura del “docente formatore”, in particolare sulla sua responsabilità, che può, in alcuni casi, essere penale. La formazione, come intesa nei principi della normativa sulla sicurezza sul lavoro deve cambiare il comportamento dei lavoratori. Oggi, a causa delle lungaggini burocratiche, si dà più importanza alla forma (ad esempio cartoncini ed estetica degli attestati), piuttosto che ai contenuti ed alle modalità di erogazione della formazione.

Oggigiorno, con la grande rilevanza data alla formazione ed all’addestramento dagli A.S.R., i PM hanno iniziato a porre come causa di un infortunio una formazione inefficace; questo cambia in modo radicale l’aspetto formativo e la figura del docente perché lo pone in una posizione di assoluta importanza all’interno di un evento lesivo.

Donato Lombardi (Agenzia del Lavoro Trento, coord. sottogruppo “Formazione” del Coordinamento tecnico interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro PISLL): portando le ultime novità dettate dagli Accordi Stato-Regione ha discusso sui princìpi e sulla figura del docente formatore che non può prescindere da competenze tecniche ed esperienza, abbinate alle capacità didattiche, elemento fondamentale per l’importanza che il ruolo svolge. Lombardi ha poi approfondito il tema della progettualità all’interno dei piani formativi aziendali i quali devono sì contenere gli obiettivi ed i risultati attesi, i contenuti e le durate e segnalare quali sono le metodologie e le strategie formative, ma principalmente devono essere legati alla valutazione dei rischi aziendale.

Graziano Marinelli (Direttore UOPSAL per i servizi sanitari di Trento): riprendendo il filo del discorso di Donato Lombardi, ha parlato dell’attività di vigilanza e controllo sulla formazione che va a verificare, oltre agli aspetti formali, quanto questa sia legata alla Valutazione dei Rischi aziendale.

Francesca Maffei (Referente corsi salute e sicurezza tsm-Trentino School of Management): ha illustrato i servizi della TSM che si occupa della formazione professionale per gli enti pubblici.

Stefano Farina (Consigliere Nazionale AiFOS e Responsabile Nazionale AiFOS Costruzioni):attraverso alcuni esempi pratici, ha esposto i concetti di una formazione concreta ed efficace; questa, fatta sul luogo di lavoro (in cantiere, in azienda e nei reparti), con metodologie che coinvolgano il lavoratore e lo fanno “collaborare” per il raggiungimento degli obiettivi formativi assume un significato diverso.

Paolo Simionati / Angelo Zollo (HELPS Srl): hanno portato un esempio di formazione efficace on-the-job. Attraverso il sistema Help’s Navigator le aziende mettono a disposizione del lavoratore uno strumento in grado di gestire le conoscenze e le informazioni in tempo reale, che permette una formazione continua ed efficace grazie anche alla possibilità di utilizzare quelle riunioni ed incontri che avvengono nei reparti, registrandoli, e capitalizzarli per il raggiungimento del monte ore formativo, senza dover spostare i lavoratori in aule per giornate intere; svolgere questo processo di trasmissione delle informazioni in modo bidirezionale, nel reparto, permette ai lavoratori di non dissociare più il momento formativo dal lavoro ma di viverlo come parte del lavoro stesso. In questo modo la formazione e la sua verifica risulta continua e più efficace.